L’importanza di una strategia D&I aziendale

La D&I in Italia ancora fatica ad essere un valore garante di rispetto ed etica nel mondo business, ma non si può tenerla più come accessorio marginale di una strategia aziendale. Il 79% delle aziende nel mondo conferma che la D&I è parte integrante della strategia di business e 6 aziende su 10 confluiscono sul tema che un’azienda inclusiva ha prestazioni migliori, ma solo il 32% lo valuta come un aspetto che decreta il valore della propria Azienda. È quanto emerge dalla recente indagine Viewpoint di DNV, uno dei principali enti di terza parte a livello globale, che indica come un numero crescente di aziende stia iniziando a inserire D&I tra i propri obiettivi.

Guardando ai dati a livello mondiale, ma anche nel nostro limitrofo abbiamo un’accurata panoramica della considerazione dell’argomento. Partiamo, però, dalla base per non fare confusione: col termine inglese diversity nel lavoro, s’intende il riconoscimento e la valorizzazione delle diversità, intese come unicità, che le persone possono esprimere, come ad esempio il genere, l’etnia di appartenenza, le disabilità, l’età o la generazione, l’orientamento sessuale e la religione. A queste si aggiungono poi altre caratteristiche che possono generare pregiudizi o discriminazioni, come: il livello culturale, l’esperienza lavorativa anche come ruolo, il percorso culturale, il reddito e l’origine geografica. Possiamo includere nella D&I tutte le iniziative utili a riconoscere, includere e valorizzare queste diversità all’interno della propria comunità aziendale.

Rimane indiscusso il valore che dovrebbero avere tali pratiche, non solo a livello performante, ma fondamentali per l’assetto aziendale, che puntano sull’unicità di ogni risorsa attraverso sostanzialmente 3 modalità: implementazione di pari opportunità, il reclutamento e la cultura, avvicinandosi anche al conseguimento di attestazioni che già esistono sul tema, come la ISO 30415:2021- Human Resource Management Diversity and Inclusion, che definisce le linee guida per un’efficace applicazione dei principi di “Diversity & Inclusion” nei processi aziendali, negli organi di governo e per tutti gli stakeholder di riferimento, introducendo un approccio improntato su un vero e proprio sistema di gestione migliorativo. Lo standard fornisce un quadro di riferimento che ogni organizzazione può adottare per integrare la D&I nei propri processi: mette in evidenza l’intero ciclo di vita dei dipendenti e il modo in cui ogni elemento può essere esaminato alla luce del processo. La norma non si limita ad affrontare diversità e inclusione da un punto di vista personale, ma fornisce un quadro di riferimento che copre tutti gli aspetti importanti nell’ambito di un contesto organizzativo. 

Adottare quindi una corretta attenzione verso la D&I gioverà alla propria azienda, attraverso una migliore convivenza tra i lavoratori con un orientamento all’efficienza maggiore grazie anche alla sicurezza psicologica che si instaura da tale ascolto dell’altro elevando il livello intellettuale e riducendo le problematiche sociali. 

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